Servizi Segreti Intelligence

Agenti segreti,notizie sul mondo dell'informazione,dell'intelligence,dello spionaggio,della politica internazionale e sicurezza nazionale.

Spionaggio e privacy: attenzione ora anche i sassi ti osservano

Venerdì, 15 novembre 2013 • Categoria: Intelligence
Dopo essere stati spiati tramite intercettazioni di messaggi e telefonate, ora sono arrivate anche le sonde occultate nei sassi. Possiamo essere sorvegliati anche se non utilizziamo il nostro telefono cellulare, o se non navighiamo su internet. Ne sono a conoscenza anche "le pietre" progettate dall'azienda Lockheed Martin che produce i caccia F-35 e gli elicotteri utilizzati dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. "La pietra" in questione e' dotata di alcuni sensori che stanno sul palmo di una mano, sono progettati per attivarsi al passaggio di una persona tramite sensore, ed inviano un segnale ad un drone o ad una telecamera che si trova nei paraggi.

Nascosti in sassi finti o addirittura sotterrati, queste microspie del sistema SPAN (acronimo di Self-Powered Ad-hoc Network) operano come dei veri "controllori" che vedono ed inviano un segnale, della nostra presenza, al centro di controllo più vicino, gestito da soldati.

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Gli agenti segreti nell’era dei social

Mercoledì, 29 maggio 2013 • Categoria: Intelligence
Gli agenti segreti della Cia, prototipo globale della discrezione, possono avere una pagina Facebook o un account su Twitter? Risposta ufficiale dei servizi segreti americani: non solo può, ma deve. A certe condizioni. L’avvento di internet ha rivoluzionato il mestiere degli agenti segreti, facilitando la raccolta e la diffusione delle informazioni, ma il boom dei social media ha creato un dilemma. Non c’è dubbio che Facebook, Twitter, Linkedin e altri network fanno ormai parte della vita quotidiana di milioni di persone, e quindi rappresentano una fonte preziosa di notizie. Nello stesso tempo sono così diffusi, che sarebbe innaturale non frequentarli, soprattutto per i più giovani. Il segreto di un buon agente è sempre stato quello di sapersi mescolare alla società, dando l’impressione di essere la persona più normale del mondo: casa, famiglia, lavoro, nulla che possa generare il minimo sospetto. Se questo è vero, però, un americano senza un piede nei social media sarebbe oggi come uno che va in giro in mutande: esserci è necessario, per non suscitare dubbi e domande.  

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“Storia dei servizi segreti italiani”: ecco come sono cambiati

Venerdì, 17 maggio 2013 • Categoria: Intelligence

Se qualcuno di voi pensa che i servizi segreti in Italia siano ancora una roba di spie, smetta subito di leggere questo articolo. Ormai sono profondamente cambiati: e qui vi spieghiamo come.

Lo facciamo con Antonella Colonna Vilasi, docente universitaria di “Relazioni Internazionali e Storia dell’Intelligence” negli Stati Uniti e di cui stanno per uscire due libri, sulla storia del Mossad (il misterioso Servizio segreto israeliano: è la prima volta che ne scrive una donna e comunque un non ebreo) e sui servizi britannici. Ma a noi interessa il suo “Storia dei servizi segreti italiani” (Città del Sole, 2013), un libro utilissimo a chi vuole scoprire, in un modo agile e documentato, tutta l’evoluzione che hanno avuto dall’Unità d’Italia ad oggi. E che contiene le interviste a numerosi ex capi dei Servizi.

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Campagna online del Mossad per reclutare nuovi agenti

Martedì, 7 maggio 2013 • Categoria: Intelligence
Una campagna internet per reclutare nuovi agenti. La nuova iniziativa del Mossad, i servizi segreti israeliani, hanno lanciato un appello a “uomini e donne creative che amano le sfide” perché entrino a far parte di un team che garantirà “un lavoro fuori dall’ordinario e dinamico”.

Lo slogan della campagna ne mostra i chiari intenti: “Con nemici come questi, abbiamo bisogno di amici”. “Se hai coraggio, saggezza e ingenuità, puoi influenzare e concretizzare una missione nazionale e personale. Se sai come affascinare e motivare la gente, potresti essere fatto del materiale necessario che stiamo cercando. Se sei una persona così, il Mossad è aperto”. 

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La principessa che fa la spia per i servizi segreti

Mercoledì, 20 marzo 2013 • Categoria: Intelligence

I media la considerano una donna misteriosa. E’ una principessa tedesca, in passato forse anche una spia. Già nota per essere “un’amica” del re di Spagna Juan Carlos, Corinna Sayn-Wittgenstein è finita ora nel dibattito parlamentare spagnolo, perché la donna – già al centro di uno scandalo per la relazione giudicata “troppo amichevole” con il sovrano – avrebbe svolto una funzione di spia, come riporta il Guardian.

LA PRINCIPESSA SPIA – I parlamentari iberici hanno infatti interrogato Felix Sanz, capo dei servizi segreti spagnoli, sul ruolo di Corinna Sayn-Wittgenstein, dopo le rivelazioni al Mundo in cui affermava di aver lavorato in missione segreta per il governo spagnolo, come parte del servizio di spionaggio. Se già in passato Sanz aveva negato questa possibilità, ieri è stato Cayo Lara, leader della coalizione di Sinistra Unita (IU) a spiegare di essere preoccupato per le relazioni tra la principessa, il governo e il re. 

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I Servizi Segreti gridano al “pericolo” ma nessuno sembra ascoltarli…

Sabato, 2 marzo 2013 • Categoria: Intelligence
Dovrebbe mettere in allarme la relazione dei Servizi Segreti italiani consegnata al Parlamento nei giorni scorsi: si parla, senza perifrasi, di “estesa e multiforme” minaccia anarco-insurrezionalista e di “azione aggressiva di gruppi esteri” tendente ad acquisire “patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali”, nonché “marchi storici del made in Italy” a seguito del perdurare della crisi economica nazionale. Un allarme dei servizi segreti che sta passando quasi inosservato nell’attuale momento nel quale l’attenzione generale è puntata principalmente sulle vicissitudini elettorali e alle prospettive nebulose della costruzione del nuovo Governo del Paese. C’è da chiedersi come sia possibile che governanti in uscita, politici vecchi e nuovi (Grillo in testa!) si mostrino così indifferenti alla pesante relazione dei Servizi Segreti sottoposta all’esame di chi dovrebbe avere a cuore – no stop – la sicurezza della collettività, preferendo invece scambiarsi insulti che non commuovono nessuno. Un interrogativo che, probabilmente, resterà senza risposta, una “vox clamantis in deserto” mentre la Casa-Italia bruci

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Ecco la strategia dell’Intelligence italiana sulla cyber-security

Martedì, 26 febbraio 2013 • Categoria: Intelligence
Intelligence. La minaccia non è più solo alla sicurezza fisica, o ad uno Stato sovrano, ma al sistema Paese, all’integrità patrimoniale, industriale e ai sistemi produttivi. E’ questo lo scenario in cui deve muoversi l’Intelligence del mondo 2.0. I servizi segreti devono saper reagire a una minaccia che è diffusa e in mutazione costante, e guardarsi da azioni simili a quella di downgrading strutturale. “L’intelligence è l’unico strumento per prevenire attentati e per arrivare alla sicurezza generale”, ha spiegato l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, presidente della SIOI, la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, intervenendo alla conferenza su ‘Le sfide della nuova intelligence’.

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L’energia farà divampare i conflitti internazionali. Parola di Intelligence Usa

Giovedì, 3 gennaio 2013 • Categoria: Intelligence

Il livello di conflittualità inter-statuale, scrivono gli analisti del National Intelligence Council di Washington, si è mantenuto particolarmente basso negli ultimi decenni. Poche guerre sono esplose negli ultimi dieci anni e dal 1945 nessuna ha coinvolto direttamente due grandi potenze. Un periodo di relativa pace, unico nel corso degli ultimi cinque secoli, che però difficilmente sarà destinato a durare ancora a lungo.Secondo le proiezioni dell’Intelligence americana, infatti, il sistema internazionale, nel corso dei prossimi 15 anni, sarà soggetto a cambiamenti strutturali tali che le probabilità di un conflitto tra grandi potenze potrebbero aumentare considerevolmente. Se il sistema internazionale dovesse frammentarsi e se le attuali forme di cooperazione non fossero più viste come vantaggiose da molti dei principali attori globali, allora il livello di competizione e di conflittualità saranno destinati ad aumentare.

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Intelligence Usa: Cina più forte entro 15 anni

Giovedì, 13 dicembre 2012 • Categoria: Intelligence
Il mondo nel 2030 sarà probabilmente più “anarchico” e dominato da una nuova classe media, prevalentemente asiatica. È quanto viene riportato nel Global Trends del National Intelligence Council. Il report sugli scenari internazionali prospettati dall’intelligence americana entro il 2030, spiega che il mondo, privato della guida della potenza egemone statunitense, sarà multipolare e più instabile. La Cina, infatti, benché riuscirà a sorpassare economicamente gli Stati Uniti, non sarà in grado, da sola, di garantire un ordine stabile.

NUOVO CETO MEDIO. Per la prima volta, la maggioranza della popolazione mondiale non sarà povera e nascerà una classe media “globale” che sarà l’attrice protagonista nelle dinamiche sociali ed economiche nella maggior parte dei paesi del mondo. Potrebbero seguire periodi di crisi alimentari e idriche, dovute all’eccesso di domanda di nu

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Mini registratore audio occultabile ad attivazione vocale

Martedì, 27 novembre 2012 • Categoria: Intelligence

Il mini Registratore vocale Slim Audio ad attivazione vocale è un dispositivo professionale, destinato per la realizzazione di registrazione di altissima qualità su memoria flash.

È possibile riprodurre i messaggi registrati utilizzando gli auricolari in dotazione o salvarli nel proprio PC come file audio standard.

Il nostro registratore digitale professionale Slim Audio può effettuare registrazioni anche a notevole distanza dalla fonte del suono, o in una strada trafficata con molte persone attorno a sé. La qualità audio è sempre "eccellente".

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Contromisure elettroniche

Martedì, 23 ottobre 2012 • Categoria: Intelligence

Le contromisure elettroniche (in ingleseElectronic Countermeasure o ECM) sono delle tecniche di guerra elettronica, o Electronic Warfare (EW), realizzate con dispositivi elettrici o elettronici, progettati per oscurare o ingannare radar, sonar o altri sensori di ricerca o di puntamento, che utilizzano gli infrarossi o i laser. Le contromisure possono essere usate sia in modo offensivo che difensivo, in quest'ultimo caso, per esempio per non consentire al nemico di acquisire i dati di puntamento da utilizzare con le sue armi. I sistemi ECM possono funzionare in modi diversi, per esempio creando elettronicamente falsi bersagli, oppure facendo apparire e scomparire dalla vista dei sensori nemici in modo casuale l'oggetto che si vuole proteggere. Le contromisure elettroniche sono utilizzate efficacemente per proteggere aeromobili, compresi i missili guidati.

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Come la Russia vuole controllare blog e social network

Giovedì, 6 settembre 2012 • Categoria: Intelligence

L’Unità 54939 del Servizio di Intelligence Internazionale russo (l’erede del KGB) ha un nuovo compito. Finanziato con 32,2 milioni di Rubli –quasi 800mila Euro– dovrà sviluppare entro il prossimo anno un sistema informatico per controllare le informazioni presenti sul web e diffondere notizie e pareri in linea con le direttive statali. Propaganda online, in altre parole, gestita dai membri dell’intelligence russa. Al centro dell’attenzione i nuovi media come la blogosfera e i social network, spazi dove le opinioni e i dibattiti, per definizione, trovano maggiore libertà e sfogo. Nonostante la notizia sia trapelata solo qualche giorno fa, il programma è partito già a Gennaio di quest’anno e conta tre diversi progetti.

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Gli Stati Uniti pronti a spiare la rete

Mercoledì, 25 aprile 2012 • Categoria: Intelligence
Il Parlamento americano si appresta a votare emendamenti e modifiche al Cyber Intelligence Security and Protection Act, tra le proteste degli attivisti internet, che lamentano una totale mancanza di rispetto per la riservatezza degli utenti.La legge, che dovrebbe regolare il rapporto tra sicurezza nazionale e privacy online, verrà con ogni probabilità modificata per permettere agli organi di polizia e alle istituzioni governative di setacciare il web alla ricerca di dati, senza alcuna restrizioni sui modi e i tempi di conservazione delle informazioni. Il Cispa riprenderà così i principi del Patriot Act votato in fretta e furia dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, che limitava le libertà personali e dava ampi poteri a tutti gli organi di sorveglianza. E-mail, profili sui social network e account bancari sono a rischio spia.Non stupisce il fatto che la legge sia sponsorizzata da un centinaio di compagnie hi-tech, tra cui alcune operanti in rete: le aziende sperano che una minore protezione della privacy lasci campo libero allo sfruttamento commerciale dei dati degli internauti. Insomma, sostenere l'atto governativo potrebbe portare giovamento indiretto ai più importanti marchi dell'economia digitale.

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LA CIA, LA MINACCIA IRANIANA E I FANTASMI IRACHENI

Sabato, 14 aprile 2012 • Categoria: Intelligence
Mentre su YouTube spopola un video del 2004 dove un Bush divertito cerca le armi di distruzione di massa irachene sotto il tavolo dello Studio Ovale, il quartier generale della CIA trema. A far crescere timori e preoccupazioni tra i corridoi dell'agenzia di intelligence più nota e temuta al mondo sono gli scheletri dentro l'armadio, eredità della guerra lanciata contro l'Iraq nove anni fa. Qualcuno la chiama con ironia "la vendetta di Saddam". Una vendetta postuma che sta però mettendo in crisi gli 007 a stelle e strisce: e se la minaccia iraniana fosse un remake di quella irachena? E se si lancia un attacco militare contro Teheran e poi le tanto agognate armi di distruzione di massa non si trovano?La CIA non appare pronta ad un'altra figuraccia internazionale. A fare le pulci ai timori dell'agenzia ci ha pensato il New York Times che qualche giorno fa ha fatto parlare analisti e funzionari.Uno degli analisti che ha fornito la propria professionalità alla CIA per trovare le prove schiaccianti contro Saddam è stato richiamato da Washington: ora serve una mano contro Ahmadinejad.

Microspie Gsm

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La guerra corre sul Pc. Perché gli attacchi cibernetici sono una vera forza militare.

Martedì, 14 giugno 2011 • Categoria: Intelligence

Schiacci un bottone e paralizzi una nazione. È la cyberwar, una guerra invisibile che viene combattuta ogni giorno. In un mondo interamente computerizzato, in cui le macchine e i loro automatismi guidano strutture nevralgiche per la nostra vita come le centrali nucleari, le fabbriche di armi, i centri logistici e quelli di distribuzione delle informazioni. Un attacco informatico può portare una nazione al collasso.

LA PARALISI. Lo scenario è ben presente nei piani alti della sicurezza americana. «Viviamo in un mondo in cui la guerra informatica è ormai reale e può minacciare le nostre reti e il nostro sistema finanziario», ha ammesso il direttore della CIA Leon Panetta in un'intervista alla Abc. Lo ha dimostrato la recente violazione degli account Gmail di funzionari del governo americano, politici asiatici, attivisti cinesi, militari e giornalisti. Gli hacker hanno rubato le password delle caselle di posta elettronica e copiato tutti i documenti presenti. Una quantità di informazioni inestimabile. Secondo gli Usa, l'origine dell'operazione è la Cina, e più precisamente Jinan, sede di una accademia per hacker governativi.
La prossima mossa della Casa Bianca sarà considerare un hacker alla stregua di un terrorista. «Se ci causate un blackout nazionale, noi vi rispondiamo con i missili», è l'annuncio alla Rambo arrivato direttamente dal Pentagono.

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